COFFEE TALK ART&NEUROSCIENCE

Giornata Nazionale del Fiocchetto lilla - Messina

LE SORELLE - Happening di danza

Giornata Nazionale del Fiocchetto lilla - Messina
Pe(n)sa differente partecipa il 20 marzo 2024, per la Giornata nazionale del #FiocchettoLilla, al *Coffee Talk Art& Neuroscience* - Progetto ARCADIA VR che si terrà a Messina al Teatro Vittorio Emanuele, portando il suo contributo alla sensibilizzazione sui disturbi della nutrizione e dell'alimentazione con LE SORELLE – Happening di danza, realizzato in collaborazione con i Laboratori espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui DNA del DSM della Azienda Sanitaria Locale Lecce e il Polo BiblioMuseale di Lecce Museo Castromediano - Lecce e Laboratorio Di Danza
Al Talk interverranno
GIUSEPPE RIVA Direttore Applied Technology for Neuro-Psychology Lab, Università Cattolica Milano
CATERINA RENNA Medico Psichiatra, Direttore Centro per la Cura e la Ricerca sui DNA, DSM ASL LE, Componente Gruppo Tecnico Scientifico del Ministero della Salute per il Fondo DNA
SILVIA RUGGIERI Ricercatrice Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica CNR-IRIB, Palermo
MARIA TRIMARCHI Medico Psichiatra, Referente Centro DNA “Il cerchio d’oro”, ASP Messina
MARIA LETIZIA CARACCIOLO Medico Psichiatra, Referente Tavolo Tecnico Regionale DNA della Regione Sicilia
MODERATORE
MARCO FERRAZZOLI Dirigente Tecnologo Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
ORGANIZZAZIONE
Flavia Marino, Rosa Musotto, Alfio Puglisi,Antonio Cerasa, Antonio Barbera, Giovanni Pioggia
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Pe(n)sa differente - Festival dell’espressionne creativa e della bellezza autentica,  in collaborazione con ASL LECCE e Polo Bibliomuseale di Lecce, partecipa ai festeggiamenti per a Giornata nazionale del Fiocchetto lilla che si terrà il 20 marzo 2024 a MESSINA, con l’happening di danza LE SORELLE in cui cinque danzatrici professioniste, insieme con utenti del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi dell’Alimentazione del DSM della ASL Lecce, tentano il racconto della loro emancipazione.

Lo spettacolo mette in scena le fasi del ciclo vitale, quali il distacco necessario dalla propria famiglia d’origine o la competizione/affermazione nei confronti delle “sorelle” e le altre donne del clan, che si alternano in un racconto in cui i corpi che lottano nella direzione della propria autoaffermazione sperimentano l’assenza, il dolore, il vuoto affettivo, il non essere “riconosciuti”. Attraverso un linguaggio antidogmatico, il lato femminile si apre e si manifesta nei suoi aspetti più controversi, e si dirige verso processi di sottrazione. Sperimenta uno stare al mondo alternativo, che sprigiona il proprio senso.

Il coinvolgimento di utenti del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi dell’Alimentazione del DSM della ASL Lecce all’interno dello spettacolo, è attività di grande opportunità. Non solo perché l'idea drammaturgica nasce ed è ispirata alle loro personali vicende, ma soprattutto perché l’atto di essere in scena apre alla possibilità esperienziale, a quel toccare con il corpo ciò che la parola non può dire.

Nell’ambito del programma di cura integrato e multidisciplinare (PIM) in uso presso il Centro per i DNA del DSM della ASL Lecce, i tanti argomenti trattati nei laboratori creativi/espressivi, e in particolare in quello di espressività corporea, hanno prodotto un cammino, la possibilità di riconoscersi come essere umano nella sua unicità, nella direzione dell'accettazione di sé e soprattutto nella capacità di affrontare il giudizio esterno.

Così la scena dello spettacolo si popola di un esercito di giovani donne-sorelle che dalla dimensione del cerchio uroborico si spinge oltre, mentre il concetto di famiglia transpersonale prende forma. Le giovani sorelle mettono in scena il loro cammino. Un nuovo esercito si forma, un umano collettivo marcia, unito, in corsa verso l’emancipazione.